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Autore Discussione: Parametri di ascolto  (Letto 347223 volte)
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MB6
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« Risposta #40: 16 Febbraio 2011, 14:28:26 »

la prox volta usa i ragni, cosi anke se lo bulloni lo puoi sempre svitare Occhiolino

Nei lavori belli che faccio uso le ghiere di ottone che si affossano dentro il legno e la vite viene serrata su queste. Sono piu` comode dei ragni perche` non lasciano alcuno spessore per cui le due facce del legno sono perfettamente accoppiate. E poi si possono usare anche su spessori esigui a differenza dei ragni.
Normalmente uso sempre questo sistema. Il sub per la macchina l'ho fatto piuttosto velocemente e per fare le cose veloci non c'e` niente di meglio della colla....
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« Risposta #41: 16 Febbraio 2011, 16:38:48 »

Nei lavori belli che faccio uso le ghiere di ottone che si affossano dentro il legno e la vite viene serrata su queste. Sono piu` comode dei ragni perche` non lasciano alcuno spessore per cui le due facce del legno sono perfettamente accoppiate. E poi si possono usare anche su spessori esigui a differenza dei ragni.
Normalmente uso sempre questo sistema. Il sub per la macchina l'ho fatto piuttosto velocemente e per fare le cose veloci non c'e` niente di meglio della colla....

ma io intendevo per fissare l'altoparlante
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« Risposta #42: 18 Febbraio 2011, 16:12:38 »

Visto che non ci sono altre domande... vorrei aprire una parentesi prima di continuare la discussione...

Vorrei far notare che nella realizzazione di un impianto hi-fi car, e prima ancora nella sua progettazione, non esiste un' unica strada da seguire... è vero che ormai c' è gran poco da inventare di nuovo in questo settore, ma quello che intendo dire che per raggiungere lo stesso obiettivo si possono seguire più strade! Quando MB6 parlava nei post precedenti di kick-panel (credo che molti di voi abbiano googleggiato per capire di cosa parlava), si riferiva ad una tecnica installativa (quasi una filosofia) che arrivò dagli States negli anni '80 e che noi, da bravi pecoroni italiani, abbiamo seguito ciecamente... purtroppo con il tempo questa soluzione si è scontrata con la grande difficoltà di ottimizzare il sistema per ottenere una resa che accontentasse il gusto "italico" del buon suono...

Io partirò esaminando come va progettato un buon impianto 2 vie + sub, tralascerò volontariamente il tipo di amplificazione che pilota il nostro ipotetico impianto ed il subwoofer, farò solamente alcuni riferimenti generali nel caso l'analisi lo richieda...
Vorrei evitare anche di fare discorsi del tipo "questo tweeter è meglio di quello" e simili... per ovvi motivi di generalità del tema trattato e perchè sono fermamente convinto che i migliori componenti del mercato siano perfettamente inutili se ad installarli non è una persona capace e dalla sufficiente esperienza!

Una volta sviscerato il tema 2 vie potremo evolvere verso il 3 vie, ma vorrei che prima fossero chiari alcuni concetti base.

Posso cominciare???
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« Risposta #43: 18 Febbraio 2011, 16:45:39 »

Quando MB6 parlava nei post precedenti di kick-panel (credo che molti di voi abbiano googleggiato per capire di cosa parlava), si riferiva ad una tecnica installativa (quasi una filosofia) che arrivò dagli States negli anni '80 e che noi, da bravi pecoroni italiani, abbiamo seguito ciecamente... purtroppo con il tempo questa soluzione si è scontrata con la grande difficoltà di ottimizzare il sistema per ottenere una resa che accontentasse il gusto "italico" del buon suono...

Infatti quel sistema e` stato abbandonato dopo solo pochi anni. Peccato pero`.... messo in mani capaci aveva dato risultati per me notevoli. Non nego che avevo provato anch'io con scarsi risultati... immagine discreta ma all'altezza del pomello del cambio... :-((

Posso cominciare???

Vai... siamo tutti con le orecchie spalancate (anzi gli occhi)....  Ghigno
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« Risposta #44: 18 Febbraio 2011, 18:55:23 »

Bene... cominciamo con l' analizzare la situazione in cui ci troviamo quando ci accingiamo ad ascoltare un buon sistema hi-fi domestico (non dovevamo parlare di car audio??? abbiate pazienza un attimo...), la situazione tipica è questa: comoda poltrona su cui adagiarsi, posizionata su uno dei 3 vertici del canonico triangolo equilatero, negli altri 2 vertici troviamo una coppia di diffusori molto importanti (non voglio nemmeno parlare di quei mini-diffusori da centro commerciale...) alti circa 1 metro e mezzo e molto pesanti. In una simile situazione è facile trovarsi di fronte ad un palcoscenico sonoro granitico (do per scontato che il sistema sia perfettamente tarato).
Se a questo punto proviamo a spostarci dal vertice in cui siamo seduti noteremo immediatamente che la scena sonora si sballa immediatamente, qualcosa di ancora peggiore accade se spostiamo uno dei diffusori (sia orizzontalmente che verticalmente)...

Non voglio obbligarmi a fornirvi anche delle nozioni di base sulla tecnica di registrazione stereofonica, ma se facciamo un piccolo raffronto con la situazione in cui ci troviamo in auto (anche con un semplice 2 vie) la situazione è quasi paradossale...

Post Unito: 18 Febbraio 2011, 18:58:12
quoto
...Non dirci troppe cose sennò prima o poi ti ruberemo il lavoro Felice
Scherzo ovviamente Sorriso

Quello che vi sto spiegando no fa parte di alcun "arcano mistero"... sto solamente cercando di fare la mia parte per portare un po' di cultura del buon ascolto in un mondo/mercato dove l' "ignoranza acustica" la fa da padrona... se i potenziali appassionati non sono a conoscenza delle gioie dell' alta fedeltà difficilmente si potrà riportare la domanda di impianti hi-fi ai livelli di 5-10 anni fa...  :-

Post Unito: 19 Febbraio 2011, 12:00:23
Partendo dal presupposto che siamo obbligati ad installare in auto un fronte di altoparlanti costituito da almeno 2 vie (non esiste l' altoparlante ideale in grado di riprodurre correttamente tutte le frequenze) e che ottimizzeremo l' ascolto per il posto di guida, cerchiamo di capire come installare il woofer ed il tweeter del nostro sistema, oltre che ad imparare a "leggere" i parametri di un altoparlante per poter effettuare una scelta in base allo scopo che ci prefissiamo.

Partiamo con il dire che se il nostro obiettivo è quello di ottenere una scena sonora la più alta (tipicamente di fronte al nostro sguardo) e larga possibile (tipicamente da montante a montante, ma sarebbe apprezzabile che andasse anche oltre) la migliore situazione possibile sarebbe quella di poter installare il nostro 2 vie interamente "sopra" (eliminando quindi tutto ciò che può ostacolare l' emissione diretta degli altoparlanti) ed "ai lati" del cruscotto (in modo da minimizzare la differenze di distanza dei 2 canali rispetto al punto di ascolto).
Purtroppo questo tipo di posizionamento è quasi sempre impraticabile (la C4 Gran Picasso che ho realizzato è una fortunatissima eccezione), e spesso si preferisce installare il sistema a 2 vie in predisposizione per rendere meno visibile il tutto... giusto per complicare la vita alla "ricostruzione scenica"!

Tipicamente la predisposizione del woofer si trova in porta, sarebbe auspicabile che questa sia posizionata in una zona più avanzata e alta possibile. Questo per una semplice considerazione... nel range di riproduzione del tweeter si "annidano" la maggior parte di informazioni sonore che servono al nostro apparato uditivo ad identificare nello spazio le fonti sonore, quindi il tweeter andrà installato nella zona abbastanza alta, tenendo presente che più ci allontaniamo dal woofer più tenderemo a peggiorare la messa a fuoco della nostra amata scena, oltre che alterare timbricamente la riproduzione...

Purtroppo la maggior parte delle predisposizioni dei woofer si trova nell' angolo più basso della porta, sebbene in posizione avanzata... questo posizionamento è abbastanza "sfigato" per 2 motivi: il primo è che il punto di ascolto si trova molto disassato (con conseguente riduzione della capacità dell' altoparlante di riprodurre le frequenze più alte), il secondo che il cruscotto diventa un "pericoloso" ostacolo da superare...

Dovete sapere che un altoparlante a cono (come lo è un woofer) ha una ben determinata (dal suo progettista) risposta a frequenza (che più estesa è meglio è...) se rilevata in asse, la quale si riduce man mano che la si rileva aumentando l' angolo di disassamento (ascolto fuori asse). Va da se che nello scegliere un buon woofer per sistemi a 2 vie occorre fare attenzione alla sua dispersione polare, ovvero alla sua capacità di salire sufficientemente (per un 2 vie in questo caso) in frequenza nelle misure fuori asse... tipicamente una predisposizione come quella ipotizzata ha un' angolazione di 45-60 ° a sinistra e di 30-45° a destra.

In fase progettuale le scelte per offrire una buona prestazione in questo parametro le scelte possono essere le più disparate, ma la più diffusa, efficiente e meno costosa da realizzare è quella di impiegare un' ogiva rifasatrice posta al centro del cono (può essere solidale ad esso oppure no). Quindi una caratteristica discriminante per la scelta che può essere utilizzata anche da chi non sa leggere un grafico di risposta in frequenza è proprio la presenza di questa ogiva (anche se esistono alcuni woofer privi di questa appendice ma comunque ben propensi a salire in frequenza...).

Il cruscotto invece può rappresentare un ostacolo molto ostico per le onde sonore emesse dal woofer, in quanto può generare fastidiosi fenomeni di diffrazione... Cos' è la diffrazione? Beh, provate ad immaginare un' onda del mare che colpisce uno scoglio... da questo scontro si generano una quantità di nuove onde tanto più numerose quanto più frastagliato è lo scoglio... diventa chiaro che nel nostro caso il cruscotto diventa un generatore di onde sonore tanto più invadente quanto più è diretta contro esso l' emissione del woofer! Se uniamo questo fastidiosissimo effetto al posizionamento basso e angolato del woofer ci rendiamo conto che la situazione è tutt' altro che rosea...

A peggiorare la situazione ci pensano molte delle predisposizioni dove il woofer è posizionato "all' interno" della cartella... spesso ci si trova con il woofer che emette tramite una griglia dalle dimensioni inferiori al diametro del cono generando quindi una tromba dal comportamento difficilmente valutabile a priori (tipicamente si riduce la discesa in frequenza e si esaltano le frequenze più alte alterando pesantemente la timbrica) o comunque ostacolando in parte la superficie radiante del woofer, cosicché la cartella si rende protagonista anch' essa di indesiderati fenomeni di diffrazione...

Che situazizone di m***da!!! Come uscirne con meno danni possibile???
Qualcuno lo sa?
« Ultima modifica: 19 Febbraio 2011, 12:00:23 da CENTRORADIO » Registrato  

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« Risposta #45: 21 Febbraio 2011, 13:54:16 »

A peggiorare la situazione ci pensano molte delle predisposizioni dove il woofer è posizionato "all' interno" della cartella...

E` il caso della Megane...  Pianto

spesso ci si trova con il woofer che emette tramite una griglia dalle dimensioni inferiori al diametro del cono....

E` sempre il caso della Megane. Mi chiedo come ha fatto certa gente a montare altoparlanti da 16 senza cambiare le griglie.
A peggiorare ancora piu` le cose, mettici che le griglie sono spesse e fitte. Ne passano ben poche di frequenze li in mezzo senza essere alterate....  Adirato

Stesso discorso, ma ancora peggio, per i tweeter. Sparano verso il vetro e la griglia e` ancora piu` fitta di quella del woofer.

Che situazizone di m***da!!! Come uscirne con meno danni possibile???
Qualcuno lo sa?

Una bella tasca dedicata?
Per la megane e` piu` facile a dirsi che a farsi perche` la portiera e` molto sagomata. Ok che con la vetroresina si fanno miracoli....
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« Risposta #46: 21 Febbraio 2011, 16:39:24 »

Sono proprio felice di avere aperto questa discussione in questo forum... con persone come MB6 che mi seguono attentamente si possono sviscerare per bene anche questioni molto complesse  Felice

Purtroppo chi progetta le predisposizioni audio sulle nostre vetture (su tutte le vetture...) generalmente ne sa poco di acustica e di psicoacustica, senza contare che i designer hanno sempre la meglio sulle soluzioni più logiche acusticamente parlando...

Effettivamente installare un 165mm nella porta della Megane III mantenendo la griglia originale (piccola e con fori molto piccoli) può dare il solo vantaggio di una maggiore massa d' aria mossa, che in qualche caso si traduce in maggiore pressione sonora nella parte più bassa della gamma medio-bassa... ma timbricamente è probabile che ci si trovi di fronte a non pochi problemi man mano che la frequenza riprodotta sale...
Pensate che alcune auto sono messe ancora peggio, mi viene in mentre la Classe A prima serie... che nonostante la predisposizione ospiti un 165 mm questa ha una stupidissima inclinazione dell' altoparlante verso il basso e verso avanti... il motivo di questo obbrobrio progettuale in realtà sta nella ricerca spasmodica di enfatizzare a tutti i costi la gamma più bassa sfruttando l' ulteriore caricamento che offre quel volume d' aria che si trova tra portiera/cruscotto/tunnel centrale/sedile... se poi a rimetterci è lo smorzamento della gamma medio-bassa, la salita in frequenza del woofer stesso con relativo peggioramento della timbrica, questo non importa... ne al progettista ne all' utente medio che "ignora" cosa significhi "buon ascolto".

La soluzione ideale, per tutte le auto dotate di predisposizioni dei woofer sfigate, è quella di modificare la predisposizione secondo le nostre necessità, fino a ricostruirla parzialmente o totalmente...
L' ideale è ovviamente avvicinarsi il più possibile ad una condizione di ascolto del woofer in asse (abbiamo già detto che gli altoparlanti a cono hanno una dispersione angolare non eccezionale...), ben vengano predisposizioni ricostruite in modo da essere simmetriche rispetto al punto di ascolto (quindi fisicamente asimmetriche).Non è necessario arrivare all' ascolto a 0°, ma è sufficiente che il disassamento sia sufficiente da ottenere una salita in frequenza sufficiente a raggiungere il range di competenza del tweeter, e che tale disassamento sia uguale tra punto di ascolto/woofer sinistro e punto di ascolto/woofer destro.

Come già intuito da MB6, anche la griglia che funge da protezione al cono influisce negativamente... più è fitta più impedisce il passaggio del moto dell' aria per 2 cause: compressione (dell'aria tra il cono e la griglia) e diffrazione (generata dai singoli fori della griglia).
Come già accennato nel mio post precedente, va assolutamente evitato di affacciare il cono del woofer su di una griglia (o foro di emissione) dal diametro inferiore al suo... pena alterazioni timbriche difficilmente controllabili ed aggirabili, in questi casi non esistono "trucchi" validi tipo celle passive o DSP validi!

Ovviamente la teoria si scontra subito con la pratica... come conciliare il buon suono con la necessità di modificare il meno possibile l' estetica della portiera che molti appassionati hanno?
MB6 ha già capito che non ci sono vie di mezzo valide per un appassionato di alta fedeltà... occorre realizzare una "tasca", ma perchè sia perfettamente integrata con l' estetica della portiera l' intervento non può essere realizzato da chiunque...
Esistono molti "privati" appassionati che in questo frangente dimostrano capacità degne del miglior installatore hi-fi car, ed io stesso ho la fortuna di averne molti come clienti... ma sconsiglio vivamente di intraprendere questo tipo di lavorazioni a chi non ha un livello almeno minimo di capacità di lavorazioni di materiali quali legno, resina, pelle e/o vernici...
Molto meglio installare un 130 mm come si deve che approntare alla meno peggio un 165 mm  Occhiolino

Prima di fare riferimenti specifici alle Megane II e III preferirei ultimare il discorso del posizionamento/orientamento degli altoparlanti...

Domande?
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« Risposta #47: 22 Febbraio 2011, 10:00:39 »

Purtroppo chi progetta le predisposizioni audio sulle nostre vetture (su tutte le vetture...) generalmente ne sa poco di acustica e di psicoacustica, senza contare che i designer hanno sempre la meglio sulle soluzioni più logiche acusticamente parlando...

Sembra la stessa storica diatriba esistente tra architetti e ingegneri Sorriso

Una domanda...
Hai scritto ke tra i diversi obiettivi ke dovremmo raggiungere, c'è quello di avvicinare il woofer il + possible al tweeter;
Poi dovremmo cercare di ridurre il + possibile l'angolo d'ascolto per far in modo di ridurre la dispersione angolare delle frequenze + alte riprodotte dall'altoparlante in questione;
Detto questo, se non ho capito male, se spostassimo i tweeter mettendoli in una posizione migliore e facendo in modo ke le frequenze leghino con quelle dei woofer, non otterremmo anche così un risultato? Non so... magari usando un woofer ke tende a saire con le frequenze e un tweeter ke scenda il + possibile?

Chiaramente non risolveremmo il problema delle predisposizioni sfigate dei woofer ke hai menzionato (griglie, parte bassa del cruscotto, le ginocchia dell'autista...).
Varrebbe la pena spostare i tweeter o sarebbe opportuno concentrarsi sui woofer Che?!? Indeciso
« Ultima modifica: 22 Febbraio 2011, 10:03:11 da RogerWaters » Registrato  
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« Risposta #48: 22 Febbraio 2011, 13:14:21 »

Varrebbe la pena spostare i tweeter o sarebbe opportuno concentrarsi sui woofer Che?!? Indeciso

Un tweeter, grazie alle sue piccole dimensioni e alla non necessita` di un volume di accordo, lo puoi mettere dove vuoi, vedi montanti, triangolini degli specchietti, etc. Un woofer, anche se piccolo, sei (quasi) obbligato a metterlo in portiera e qui ti scontri con tutto quello che ne deriva. Purtroppo, nei due vie, una buona posizione del woofer e` fondamentale, peccato che le portiere sembrano invece fatte apposta per farti diventare matto!!

So che qui si fanno discorsi generali.... volevo solo aggiungere che la megane 3, da questo punto di vista, e` messa abbastanza bene. Il woofer e` molto alto e non ha angolazioni particolari. Le predisposizioni dei tweeter fanno schifo ma costa poco incastonarli (il mio prossimo lavoro) nei triangolini degli specchietti. Sono quasi in asse con i woofer e molto vicini. Si legano benissimo senza diventare matti con i filtri....
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« Risposta #49: 22 Febbraio 2011, 16:50:13 »

Per RogerWaters: i tweeter VANNO installati nella giusta posizione... ma vedremo più avanti qual' è... poi, purtroppo, non è sufficiente che il woofer ed il tweeter possano raggiungere agevolmente la frequenza di taglio (questa è una condizione imprescindibile, l' ho già spiegata), sicuramente utilizzare un tweeter in grado di scendere il più possibile in frequenza aiuta molto a venire incontro alle limitazioni in cui si trova a lavorare il woofer (infatti i migliori 2 vie che realizzo sono basati sul Technology LS 29neo...), ma per eliminarle del tutto dovremmo avere un tweeter in grado di scendere fino a 200-400 Hz!  Scioccato
Questa è infatti il range di frequenze in cui, secondo la mia esperienza, cominciano a manifestarsi palesemente le influenze di una predisposizione simile alla Megane III...  Pianto
Occorre ottimizzare il più possibile tutti i parametri in gioco, e dove si può lavorare di più è proprio sul posizionamento/orientamento degli altoparlanti!

Per MB6: ancora complimenti  Felice! Vorrei però ultimare il mio discorso sul woofer prima di passare al tweeter...  Occhiolino
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« Risposta #50: 22 Febbraio 2011, 18:30:35 »

Ok, grazie a entrambi Sorriso
Non pensavo 200-400hz Indeciso
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« Risposta #51: 24 Febbraio 2011, 17:44:07 »

Vorrei ultimare l' analisi dell' installazione del woofer in porta con un riferimento all' insonorizzazione della portiera... sebbene questo aspetto possa sembrare indipendente dai parametri di ascolto in realtà influisce pesantemente sulla resa timbrica del woofer, oltre che sul dettaglio della riproduzione, sulla dinamica e sull' ambienza...

Immaginiamo un woofer installato in porta, esso è fissato generalmente ad una lamiera (si... lo so... sulla Megane II non è così, ma è un' auto progettata male in molti aspetti, tra cui questo... abbiate pazienza, sto facendo un esempio semplice...) e quando il gruppo motore composto da magnete e bobina viene sollecitato dal segnale proveniente dall' amplificatore esso trasforma parte del' energia in moto del cono e parte la disperde sotto forma di vibrazioni della lamiera ('sto semplificando molto la cosa, spero di farmi capire...). Queste vibrazioni oltre che essere potenzialmente fastidiose all' orecchio, "rubano" un' importante fetta di energia che potrebbe essere meglio "spesa" per imprimere al cono accelerazioni maggiori, con notevoli benefici appunto nei parametri di ascolto sopra citati...
Per "recuperare" la maggior parte di questa energia occorre innanzitutto che l' accoppiamento meccanico tra il cestello e la lamiera sia il più solido possibile, a maggior ragione se tra i 2 viene interposto un distanziale od un adattatore... non basta che le viti siano ben serrate, ma occorre anche accoppiare le superfici a contatto con della guarnizione che non ha il solo scopo di evitare gli sfiati, ma anche quello più importante di ridistribuire su tutta la superficie di fissaggio le forze in gioco.
Ma l' accorgimento più importante è quello di ridurre il più possibile l' energia dispersa dalla lamiera che vibra... per fare ciò occorre aumentare la massa della struttura a cui è fissato l' altoparlante (la lamiera)!

Esistono vari materiali aventi questo scopo (dynamat, butyflex, bitume, ecc...) ogniuno con le proprie caratteristiche, ma il concetto che volgio far passare è che è molto più utile "insonorizzare" la lamiera interna della porta (e tutto ciò a cui è fissato l' altoparlante) piuttosto che quella esterna... contrariamente a quanto per anni si è creduto!
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« Risposta #52: 02 Marzo 2011, 21:00:13 »

Per "recuperare" la maggior parte di questa energia occorre innanzitutto che l' accoppiamento meccanico tra il cestello e la lamiera sia il più solido possibile, a maggior ragione se tra i 2 viene interposto un distanziale od un adattatore... non basta che le viti siano ben serrate, ma occorre anche accoppiare le superfici a contatto con della guarnizione che non ha il solo scopo di evitare gli sfiati, ma anche quello più importante di ridistribuire su tutta la superficie di fissaggio le forze in gioco.

Non ho capito molto bene...
Per cestello intendi quello che andiamo a creare noi per posizionare il woofer?
Tra la tasca creata da noi e la cartella dell'auto cosa possiamo mettere? sempre dynamat e cose simili???
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« Risposta #53: 03 Marzo 2011, 09:06:00 »

Per cestello intendo... il cestello dell' altoparlante...!
Che è quella struttura a cui vengono fissate tutte le parti dell' altoparlante stesso: magnete, sospensioni, morsetti...

http://www.freedreamer.it/2006/12/altoparlante-come-funziona/

L' eventuale tasca che andiamo a creare va fissata solidalmente alla lamiera... io solitamente rivesto prima la lamiera con il butyflex e tra tasca e butyflex interpongo o del butile o della guarnizione neoprenica.
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« Risposta #54: 03 Marzo 2011, 22:29:10 »

ma se io la mia tasca in legno mdf l'attacco solidamente alla plastica della cartella cosa succede?? Ci sono cose a cui devo fare attenzione in modo particolare?
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« Risposta #55: 04 Marzo 2011, 09:48:47 »

Se tu la fissi solamente alla cartella di plastica succede che quando il gruppo motore del woofer (magnete/bobina) imprime una forza al cono, la stessa forza è impressa anche al supporto del woofer stesso... con conseguente messa in moto anche dello stesso, cioè la tua tasca e la cartella stessa tenderanno a muoversi sotto l' azione di questa forza! Se rileggi con attenzione i miei post precedenti ho già spiegato questo passaggio...  Occhiolino

Eseguire un fissaggio solido alla lamiera significa rendere la struttura molto più rigida, e quindi più insensibile alle forze generate dall' altoparlante  Sorriso
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« Risposta #56: 09 Marzo 2011, 11:56:42 »

Bene... continuiamo allora!

In un sistema a 2 vie il concetto fondamentale da tenere presente è che il segnale proveniente da woofer e tweeter deve raggiungere le nostre orecchie "contemporaneamente", questo per scongiurare il più possibile non solo le alterazioni dinamiche, ma soprattutto perchè questa condizione è quella che più si avvicina alla condizione ideale di sorgente sonora puntiforme...

Questa necessità porta come prima cosa a posizionare il tweeter di ogni canale "alla stessa distanza" del rispettivo woofer, la soluzione più efficace per ottenere ciò e quella "meccanica", ovvero quella di collocare fisicamente i 2 altoparlanti alla stessa distanza, mentre quella più "moderna" è quella di utilizzare un qualche sistema di alleneamento temporale.

Nel primo caso l' installatore provvede ad identificate un punto in cui le due distanze siano uguali, o per lo meno "il più uguali possibile" in quanto viene in aiuto la caratteristica del nostro udito che fa prevalere, in gamma alta, l' identificazione della provenienza del suono più per differenze di pressione che di fase. Ecco che negli anni si sono sperimentate varie soluzioni, alcune molto originali altre meno praticabili... per esempio MB6 ha già menzionato più volte i sistemi a kickpanel, dove il woofer era spesso installato nella parte bassa ed avanzata in porta ed il tweeter nella zona del batti tacco- passaruota, ho visto anche installazioni con i tweeter installati sul bordo tra cielo e parabrezza ed orientati verso quest' ultimo... esistono varie soluzioni, ma quella che si è rivelata più efficace nel tempo è senz' altro quella che vede il tweeter posizionato ai lati del cruscotto, sopra di esso e più o meno (in base a molti fattori riscontrabili solamente all' ascolto) orientati verso l' ascoltatore.

Eventuali differenze di distanza tra woofer e tweeter possono essere "annullate" in più modi, il primo dei quali è per via passiva... ovvero tramite una corretta realizzazione del cross-over che funge non solo da sistema di filtraggio ma anche da sistema di "ridardo" per il segnale. I più bravi progettisti di cross-over riescono a piegare "abbastanza" al proprio volere le curve di risposta e di fase dell' emissione di ogni altoparlante...

Nel caso dell' utilizzo di sistemi attivi di allineamento temporale (generalmente prerogativa dei moderni DSP) si lavora quasi esclusivamente nel dominio digitale, ed in questo caso il posizionamento del tweeter è meno vincolante per ottenere un risultato decente in termini di scena sonora in quanto eventuali differenze di distanza tra i componenti possono essere "virtualmente" compensate...

Quale delle 2 soluzioni è la più efficace? Nessuna delle due... o meglio la soluzione passiva prevede che ogni volta che occorre variare qualche parametro venga modificato il crossover passivo, e con le variazioni dei parametri di un altoparlante si porta inevitabilmente dietro con il tempo può diventare abbastanza stressante dover continuamente mettere mano al crossover per riportare "nei ranghi" scena e timbrica". Nel caso di un filtraggio attivo con relativo allineamento temporale digitale le eventuali correzioni da apportare comportano solamente un modifica software del sistema...

Una volta scenta quale strada seguire (passiva od attiva) occorre posizionare il tweeter e verificare il corretto orientamento da dargli... ma prima di continuare ci sono domande?
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RogerWaters
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« Risposta #57: 10 Marzo 2011, 11:18:23 »

Per me è chiaro fin ora Sorriso
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pazzo
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« Risposta #58: 10 Marzo 2011, 22:40:11 »

più ke chiaro!
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« Risposta #59: 15 Marzo 2011, 12:11:03 »

Come orientare correttamente un tweeter? Beh... questa è una domanda che non ha una risposta generale!

Tutto dipende dalla risposta in frequenza del componente e dal suo andamento in base alla rilevazione fuori asse.

Cominciamo con l' analizzare 2 condizioni tipo che i vari costruttori adottano:

- alcuni preferiscono ottenere una risposta piatta nella rilevazione in asse, in questo caso è ovvio che rilevazioni fuori asse evidenzieranno un' attenuazione alle frequenze più alte, sempre maggiore man mano che l' angolo di disassamento aumenta.

- altri preferiscono ottenere una risposta piatta in condizioni di ascolto fuori asse, tipicamente a 45°, il che implica un 'andamento in asse alquanto anomalo con le frequenze più alte ben "sparate"...

Va da se che la prima scelta comporta un orientamento ideale in asse, mentre per la seconda comporterà un fuori asse...

Il primo approccio con un tweeter che non si conosce andrebbe effettuato con grafici di risposta alla mano, in modo da avere una buona idea delle scelte costruttive.
Il secondo passo è di eseguire alcune prove di ascolto in auto, in modo da poter ricercare l' orientamento in cui il nostro tweeter esprime le migliori prestazioni.

Vi accorgerete immediatamente che posizionando una coppia di tweeter del primo tipo orientata una di fronte all' altra perderete gran parte delle informazioni spaziali che risiedono nell' estremo alto di banda, mentre se orienterete dei tweeter del secondo puntati verso l' ascoltatore (in asse cioè...) otterrete una gamma alta assolutamente innaturale, al limite anche fastidiosa... come sempre, vi accorgerete che la verità sarà nel mezzo!  Occhiolino

Ciò che vorrei sfatare è il gran proliferare di "miti on-line" sulle metodologie di orientamento... su alcuni siti leggerete di orientare sempre i tweeter verso il poggiatesta del sedile del lato opposto, su altri di orientarli sempre verso lo specchietto retrovisore... ecc...

Non esiste una soluzione esatta da applicare a tutti i componenti ed a tutte le vetture, mai come in questo caso devo raccomandarvi di prendere coraggio e di sperimentare... la sola lettura dei parametri di un tweeter non può darvi la sicurezza di scegliere l' orientamento corretto!

Avete mai avuto modo di effettuare prove di questo tipo?
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