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Autore Discussione: Parametri di ascolto  (Letto 343082 volte)
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« Topic Start: 25 Gennaio 2011, 08:59:11 »

Apro questa discussione al fine di chiarire quali sono i vari aspetti che caratterizzano un sistema di riproduzione hi-fi, inteso nall' accezione letterale di alta fedeltà, e cercherò di dare una spiegazione più semplice possibile per ognuno di questi "parametri".
Per iniziare, farò riferimento alle definizioni che abbiamo utilizzato nel regolamento del trofeo ONECAR (alla stesura del quale ho partecipato in prima persona) non tanto per scopi agonistici, ma per sfruttare tutti gli sforzi che abbiamo profuso nel cercare di descrivere con efficacia e con semplicità ogni singola definizione.

Per mia formazione cercherò di puntare l' attenzione su un ascolto "qualitativo", ovvero indirizzato a valutare con capacità critica quegli impianti che promettono di riprodurre in maniera più simile possibile l' evento sonoro originale (altà fedeltà appunto...), ma se pensate possa essere utile possiamo anche divagare nei campi dell' alta efficienza e dell' alta pressione sonora...

Chiedo scusa anticipatamente se tra un mio post e l' altro intercorreranno intervalli di tempo non limitatissimi, in questo periodo dell' anno per fortuna il mio laboratorio di installazione è molto impegnato e quindi sarò obbligato a sfruttare i ritagli di tempo per scrivere...
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« Risposta #1: 26 Gennaio 2011, 17:21:24 »

Bene... cominciamo con l' analizzare il primo parametro di un buon impianto hi-fi, ovvero il suo scopo!!!

Lo scopo di un impianto ad alta fedeltà è quello di riprodurre il più fedelmente possibile l' evento sonoro originale... ma cosa significa questo?

Iniziamo con un esempio molto semplice... proviamo ad immaginare di essere di fronte ad un palcoscenico largo circa 8 metri e profondo 5 metri sul quale si sta esibendo un gruppo jazz composto da 5 elementi: la cantante posta al centro e vicino al bordo del palco, dietro di lei il contrabbasso posto in fondo al palco, all' estremo destro la batteria, davanti ad essa la tromba, mentre tutta la metà sinistra del palco è occupata da un pianoforte gran coda...
Immaginiamo inoltre che questo palco sia allestito all' interno di un piccolo ambiente, diciamo uno dei molti jazz club che per fortuna costellano la nostra penisola... ed immaginiamo, per comodità di descrizione, che l' esecuzione sia completamente acustica, cioè priva di amplificazione (passatemi la semplificazione...)

Ogni esecutore occupa una precisa posizione, lo possiamo vedere bene... ma se chiudiamo gli occhi, riusciamo perfettamente a distinguere la posizione di ogni musicista grazie al nostro sofisticatissimo sistema uditivo, e non solo... siamo anche in grado di percepire le "dimensioni" di ogni singolo strumento e lo spazio che lo circonda... infatti il nostro cervello riesce ad elaborare i "ritardi" con cui percepisce ogni suono, distinguendo quelli provenienti direttamente da ogni strumento da quelli riflessi o riverberati dall' ambiente e dagli oggetti intorno a noi... tralascio il funzionamento del nostro sistema uditivo (chi si sentisse spinto ad approfondire questo tema ha la mia benedizione!!!), ma vorrei evidenziare quanto un semplice gesto, quello di udire, a cui siamo abituati fin dall' infanzia in realtà nasconda una raffinatissima sequenza di trasduzione di segnali molto complessi che il nostro cervello interpreta come se nulla fosse...

Immaginiamo ora di registrare questo evento, per semplicità immaginiamo di utilizzare un sistema di registrazione stereofonico (il più diffuso...). Anche qui, tralascio le tecniche di registrazione stereofonica (sebbene sarebbe molto interessante approfondire anche questo tema)... per ora ci basta sapere che i migliori tecnici del suono riescono ad imprimere nei loro supporti di registrazione una grandissima quantità di informazioni, tale da aver "impresso" per bene ciò che è avvenuto davanti a noi sul palcoscenico. Queste informazioni finiranno, con un delicato processo, su un comodo compact disc da utilizzare sul nostro impianto.

Torniamo quindi al nostro impianto ad alta fedeltà quindi... che avrà l' ingrato compito (lo sopo appunto...) di far comparire come per magia davanti a noi il palcoscenico, gli strumenti, la cantante ed anche il jazz club!
Ecco che più questa riproduzione sarà simile al concerto originale più il nostro impianto potrà fregiarsi dell' etichetta di "hi-fi"!
Nella realtà delle cose, avremo a che fare con un' interpretazione dell' evento sonoro originale... ascoltando più impianti che riproducono lo stesso brano avremo a che fare con più interpretazioni diverse della stessa realtà... e non è detto che per forza una sola di esse sia quella corretta!

Se non avete domande, continuiamo con il definire quella che molti chiamano "scena sonora"...  Occhiolino
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« Risposta #2: 27 Gennaio 2011, 10:59:45 »

Bene... oggi parliamo di scena sonora!

La scena sonora è tipicamente valutata esaminando separatamente alcuni parametri che la caratterizzano: immagine, altezza, larghezza, profondità, ed ambienza.

L' immagine non è altro che ricostruzione psico-acustica dell' evento sonoro, ovvero una sorta di "fotografia" che viene ricostruita dal nostro cervello che permette di riconoscere le fonti sonore e le distanze che intercorrono tra esse.

Altezza, è il parametro che valuta lo sviluppo verticale della scena sonora, idealmente il sentro dell' immagine sonora dovrebbe essere posto in linea con lo sguardo dritto davanti a noi.

Larghezza, è lo sviluppo orizzontale della scena sonora tra l' estremo sinistro e l' estremo destro, in questa valutazione il centro dell' immagine dovrebbe essere posto idealmente a metà tra i due estremi appena indicati. Apro una parentesi... nella valutazione di questo parametro incorrono spessissimo delle incomprensioni, ovvero c' è chi sostiene che il centro dovrebbe essere davanti al nostro sguardo e chi invece sostiene che dovrebbe essere al centro del cruscotto... Io sono per sostenere che sono vere entrambe le cose, ma solo se il centro è equidistante ai 2 estremi... ovvero se il centro è posizionato davanti a noi, l' estremo destro è identificato circa dal montante destro, allora l' estremo sinistro deve essere identificato 1 metro fuori dal montante sinistro!!! Tipicamente un impianto tradizionale fa identificare gli estremi grossomodo all' altezza dei montanti, va da se che in questi casi il centro della scena dovrà essere posto al centro del cruscotto... anche se la condizione precedente sarebbe quella ideale, anche se molto più difficile da ottenere!

Profondità, è la dimensione che identifica la profondità della scena sonora e dovrebbe rendere quanto più realisticamente possibile la terza dimensione dell' immagine. Attenzione... con profondità non si intende quanto "in là" inizia il palcoscenico (come molti sostengono), ma il suo sviluppo in questa dimensione!

Ambienza, è il parametro più difficile da spiegare... Può essere definita come la percezione dello spazio intorno ad una sorgente sonora: durante l' ascolto occorre cercare di immaginare le "dimensioni" fisiche della sala". L' illusione di avere davanti uno spazio più ampio dell' abitacolo è ricercato nei migliori impianti hi-fi. Il migliore risultato lo si ottiene quando i limiti fisici (nelle dimensioni) dell' abitacolo scompaiono...


Domande Che?!?  Ghigno
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« Risposta #3: 27 Gennaio 2011, 19:26:36 »

Cioè per profondità, se non ho capito male, intendi dire ke devo riuscire a stabilire l'ordine degli strumentisti in base alla posizione frontale (a prescindere se sono defilati su un lato piuttosto ke su un altro) ke hanno sul palco: ad es. prima cantante, poi chitarra e basso sullo stesso asse dietro il cantante, poi piano, batteria ed eventuali cori?
...e non quanto profonda sia l'eventuale sala dove si sta esibendo il gruppo (ke in pratica, assieme alle altre due dimensioni, dovrebbe dare il concetto di "ambienza" Che?!? ).
Quindi per fare una prova vera dovrei ascoltare un cd (credo ke unplugged, classica o live dovrebbero rendere meglio) stabilire questi parametri, per poi vedere il video del medesimo evento e verificare se "ho visto" giusto?
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« Risposta #4: 28 Gennaio 2011, 12:15:13 »

Cioè per profondità, se non ho capito male, intendi dire ke devo riuscire a stabilire l'ordine degli strumentisti in base alla posizione frontale (a prescindere se sono defilati su un lato piuttosto ke su un altro) ke hanno sul palco: ad es. prima cantante, poi chitarra e basso sullo stesso asse dietro il cantante, poi piano, batteria ed eventuali cori?
...e non quanto profonda sia l'eventuale sala dove si sta esibendo il gruppo (ke in pratica, assieme alle altre due dimensioni, dovrebbe dare il concetto di "ambienza" Che?!? ).
Quindi per fare una prova vera dovrei ascoltare un cd (credo ke unplugged, classica o live dovrebbero rendere meglio) stabilire questi parametri, per poi vedere il video del medesimo evento e verificare se "ho visto" giusto?

Caro RogerWaters... sono commosso dal fatto che qualcuno abbia afferrato il concetto al volo!!! Sia di profondità, che di ambienza... Quest' ultimo è un concetto molto difficile da far assimilare solitamente...

L' esempio che fai della sala è perfetto, ma aggiungo che lo è solamente se la registrazione (e qui complico volutamente le cose...  Felice) viene effettuata dal punto di ascolto di uno spettatore virtuale! Molto interessante è l' esperienza di ascolto di "How and Why - CD TEST" edito da Velut Luna (ne parlerò nell' apposita discussione...) dove vengono proposte più versioni delle stesse sessioni di registrazione di alcune esecuzioni di un pianoforte gran coda, le quali differenziano proprio dal punto di ascolto virtuale... per esempio troveremo una versione dal punto di ascolto di uno spettatore in un piccolo jazz club, oppure in un auditorium di grandi dimensioni, oppure dal punto di "vista" del pianista...

I cd da utilizzare per effettuare queste prove dovrebbero soddisfare almeno 3 condizioni basilari:

- dovrebbero proporre suoni prodotti da strumenti "veri", cioè non prodotti da sintetizzatori (quindi il genere elettronico è da escludere a priori...), il genere musicale poco importa... meglio se abbiamo a disposizione più generi diversi per poter valutare meglio tutti gli aspetti della riproduzione
- dovrebbero essere registrati "BENE" !!! E con questo voglio escludere praticamente il 99% dei cd "commerciali", dove si fa ampio uso della compressione per poter alzare il valore medio del livello sonoro... questa tecnica "ruffiana" ha lo scopo di rendere più godibile l' ascolto con i sistemi di riproduzione a bassissima qualità che ormai la gente si è abituata ad ascoltare (iPod, impianti home acquistati al centro commerciale, impianti car originali, ecc...) ma hanno la contropartita di eliminare tutte quelle informazioni (dinamica in primis) che renderebbero "veritiera" la loro riproduzione... è anche un trucco per mascherare la scarsa qualità di molti "artisti" in circolazione"  Pianto
- dovrebbero dare il maggior numero di informazioni affichè chi si accinge ad effettuare l' ascolto possa sapere quali erano le condizioni di registrazione, come erano disposti gli esecutori e quale risultato voleva ottenere il tecnico del suono... meglio sarebbe se conoscessimo in qualche maniera (bastano anche qualche foto...) la reale situazione in cui si è registrato, ottimale sarebbe essere stati presenti all' evento...
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« Risposta #5: 28 Gennaio 2011, 13:01:17 »

Troppo buono Felice
Diciamo ke qualcosa già l'avevo letta qua e la, però si sa ke leggendo su altri forum (dove non si interviene personalmente) certi dubbi  restano cmq (ad es. ambienza e profondità cozzavano fra loro) Sorriso

Considerando ke non ho gran impianto (sorgente pioneer senza amplificatore, altoparlanti + sub coral + qualche leggera modifica strutturale) le mie domande sono volte proprio a capire a ke livello è anche se chi lo ascolta dice ke non suona male... però intanto ke non ascolto qualcosa di meglio o almeno ke riesca a valutarlo con elementi oggettivi non riuscirò mai a capire certe cose Indeciso 

Diciamo ke un buon 90% della musica ke ascolto è fatta da strumenti veri; pollice verso al sinth: rispetto i gusti degli altri però all'orecchio mi sembra musica troppo troppo finta Indeciso
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« Risposta #6: 28 Gennaio 2011, 15:22:55 »

Ambienza e profondità non possono cozzare tra di loro... sono solo due elementi che caratterizzano la scena sonora! Tutto sta a definirli correttamente, poi con l' esercizio la capacità di valutarle si affina  Occhiolino

Già solo con queste poche indicazioni che vi ho fornito (non ho mica finito eh !!!) puoi inserire un cd nel tuo lettore che abbia una voce maschile di buona presenza, un certo numero di strumenti disposti sul palco e prova a giocare a capire dove è posizionato l' estremo sinistro, l' estremo destro e cerca di identificare se la voce proviene dal punto equidistante tra i due estremi... ovvero il centro...
Se il centro non si trova dove dovrebbe, allora siamo di fronte ad un impianto "poco fedele"...  Ghigno
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« Risposta #7: 28 Gennaio 2011, 17:00:29 »

Ambienza e profondità non possono cozzare tra di loro... sono solo due elementi che caratterizzano la scena sonora! Tutto sta a definirli correttamente, poi con l' esercizio la capacità di valutarle si affina  Occhiolino

...

Se il centro non si trova dove dovrebbe, allora siamo di fronte ad un impianto "poco fedele"...  Ghigno

Si, quelli cozzavano dentro di me Ghigno

Sta' cosa posso già confermarla: in particolare quando ascolto alcuni brani di De Andrè o alcune dei doors (entrambi con un bel timbro di voce e dove la voce è ben messa in risalto) sento la voce provenire dal centro del cruscotto Sorriso
Ma vedremo di fare un pò di prove e affinare l'orecchio Sorriso

Naturalmente non ti ringrazio ad ogni messaggio, ke sa di sviolinata, ma considera come se l'avessi fatto sm2259an
« Ultima modifica: 28 Gennaio 2011, 17:05:59 da RogerWaters » Registrato  
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« Risposta #8: 28 Gennaio 2011, 21:42:30 »

Per far si che l'ambiezza faccia il suo giusto gioco nell'impianto abbiamo bisogno di qualcosa in particolare?
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« Risposta #9: 29 Gennaio 2011, 10:56:55 »

Per far si che l'ambiezza faccia il suo giusto gioco nell'impianto abbiamo bisogno di qualcosa in particolare?


Certo... un buon di un impianto hi-fi ben progettato e realizzato  Ghigno

A parte gli scherzi... preferirei terminare questa discussione sui parametri per poi dedicarci a "come" realizzare un buon impianto hi-fi... magari aprendo un' altra discussione appositamente  Occhiolino

Post Unito: 29 Gennaio 2011, 17:23:14
Bene... se non ci sono altre domande sulla scena sonora, passerei ad un altro parametro molto importante per un impianto hi-fi, personalmente lo ritengo il parametro più importante: la timbrica!

Sostanzialmente con timbrica di un impianto si intende la sua capacità di restituire  in modo fedele la reale timbrica delle sorgenti sonore (strumenti, voci, suoni) riprodotte. Cosa significa tutto questo? Che il nostro buon impianto ad alta fedeltà deve riprodurre la "voce" di ogni strumento senza alcun tipo di alterazione... sostanzialmente se facciamo riprodurre al nostro impianto un pianoforte gran coda ed udiamo qualcosa che si avvicina di più ad una pianola significa che il nostro impianto è proprio da rivedere...  Scioccato

Per esperienza diretta mi è capitato di ascoltare impianti hi-fi car dalle grande pretese (di partecipare cioè a rinomati trofei internazionali...) dotati di una scena sonora granitica ma dalla timbrica molto scadente... una volta mi è capitata una Opel Tigra che gareggiava con buoni risultati nel trofeo EMMA sulla quale era possibile "vedere" un foglio dello spartito di una cantante solista cadere a terra, ma era praticamente impossibile distinguere un sax contralto da un clarinetto...

Vi assicuro che l' esperienza di una riproduzione in cui la timbrica viene meno non è assolutamente appagante!!!

Generalmente si valuta separatamente la timbrica delle varie gamme di frequenza (alte, medie, mediobasse, basse ed ultrabasse), con lo scopo di carpire quali siano i punti di forza di un impianto.

Per poter valutare correttamente questo fondamentale parametro occorre moltissima esperienza di ascolto "live", nel senso che se non abbiamo mai udito dal vivo il suono di un determinato strumento, per esempio un violino, non potremo mai valutare se quello riprodotto dal nostro impianto si avvicina o meno a quello reale...

Quindi il mio consiglio di oggi è di fare molta esperienza, ascoltare musica dal vivo, di tutti i generi, è sempre un ottimo esercizio... ascoltate ascolta ascoltate... anche provare ad ascoltare più auto diverse, magari con le stesse trecce per confrontarle meglio, è fondamentale!
« Ultima modifica: 29 Gennaio 2011, 17:23:14 da CENTRORADIO » Registrato  

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« Risposta #10: 29 Gennaio 2011, 19:00:37 »

Quindi vuoi dire ke si potrebbe soprassedere su altezza, larghezza, profondità e ambienza (ad es. se in un auto non si vuole modificare l'originaria impostazione degli altoparlanti o effettuare pesanti modifiche strutturali) ma non sulla timbrica? o è un ordine di importanza?
« Ultima modifica: 29 Gennaio 2011, 19:00:55 da RogerWaters » Registrato  
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« Risposta #11: 30 Gennaio 2011, 15:15:25 »

Quindi vuoi dire ke si potrebbe soprassedere su altezza, larghezza, profondità e ambienza (ad es. se in un auto non si vuole modificare l'originaria impostazione degli altoparlanti o effettuare pesanti modifiche strutturali) ma non sulla timbrica? o è un ordine di importanza?

Non esiste una regola assoluta... dipende dalle necessità e dai gusti di ogniuno... che possono essere diversi!
Io sto cercando di darvi una piccola infarinatura su "come" ascoltare un impianto hi-fi (home o car non importa...).
L' unica cosa certa è che se un impianto deve puntare alla massima prestazione sonora deve saper coniugare un' ottima scena sonora ed un' altrettanto valida timbrica.

Personalmente preferisco perdere qualcosa in scena sonora piuttosto che scendere a gravi compromessi con la timbrica, ma non mi sognerei mai di dire "questo impianto suona bene" se non è in grado di offrire una buona prestazione in entrambi questi aspetti... e negli altri che dobbiamo ancora analizzare  Occhiolino

Per esempio, la necessità che bene o male tutti voi avvertite di installare un woofer da 165 mm è motivata dalla carenza della gamma bassa che un 130 mm offre... senza saperlo, state considerando un aspetto della timbrica (mediobassa) che risulta scadente!
Come vedi, la necessità di modificare le predisposizioni, o di creare nuovi supporti, non è legato solamente alla ricerca di una migliore scena, ma anche alla ricerca di una timbrica superiore!

Prometto che appena sviscerati tutti gli aspetti di un buon ascolto, apriremo una discussione per imparare alcuni trucchetti per progettare un buon impianto hi-fi...  Fico
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« Risposta #12: 03 Febbraio 2011, 10:37:11 »

 :welcome01:Una domanda rivolta a centroradio o visto sul vostro sito un impianto completo della coral sarebbe idoneo per una megane sportur o avresti un'altra alternativa?Che?!? grazie01
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« Risposta #13: 03 Febbraio 2011, 11:45:35 »

:welcome01:Una domanda rivolta a centroradio o visto sul vostro sito un impianto completo della coral sarebbe idoneo per una megane sportur o avresti un'altra alternativa?Che?!? grazie01

Mandami un PM, qui andiamo in OT...

Post Unito: 03 Febbraio 2011, 15:13:35
Oggi parliamo di "dinamica"...

Contrariamente a quanto molti pensano, il concetto di dinamica non ha nulla a che vedere con l' SPl, o con la pressione sonora in generale... dopo l' ambienza è un altro parametro difficile da descrivere...

Una buona definizione di dinamica può essere: la capacità di riprodurre le differenze acustiche tra segnali musicali di piccola ed alta intensità, senza che si verifichino mascheramenti di frequenza o inconvenienti di alcun genere in riproduzione.

Sostanzialmente è quel parametro che esprime la "velocità" con cui l' impianto segue l' inviluppo del segnale sonoro, ovvero la capacità dell' impianto di rispondere ai transienti in maniera più repentina possibile...

Fine descrizione... Visto? Stavolta sono stato indolore...  Esultanza Homer
« Ultima modifica: 03 Febbraio 2011, 15:13:35 da CENTRORADIO » Registrato  

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« Risposta #14: 03 Febbraio 2011, 18:49:13 »

Fine descrizione... Visto? Stavolta sono stato indolore...  Esultanza Homer

Aspe' ke la domanda sempre te la devo fare sogghigno
Significa (esempio estremo) c'è un violino ke suona lontanissimo ed a basso volume, esattamente di fronte abbiamo una barriera di percussioni e una batteria ke suonano come dannati...
L'impianto deve (o dovrebbe) farci sentire alle dovute intensità sia il violino ke le percussioni? (sempre prescindendo dall'importanza degli altri parametri)
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« Risposta #15: 03 Febbraio 2011, 19:08:47 »

Aspe' ke la domanda sempre te la devo fare sogghigno
Significa (esempio estremo) c'è un violino ke suona lontanissimo ed a basso volume, esattamente di fronte abbiamo una barriera di percussioni e una batteria ke suonano come dannati...
L'impianto deve (o dovrebbe) farci sentire alle dovute intensità sia il violino ke le percussioni? (sempre prescindendo dall'importanza degli altri parametri)


mmm... Ni...  Indeciso

Nel tuo esempio tiri in ballo anche e soprattutto il "dettaglio della riproduzione", che è il prossimo parametro di cui volevo parlarvi...

La dinamica va vista come capacità di "accelerare" dell' impianto... ovvero di passare repentinamente da un volume molto basso ad uno molto alto senza che l' impianto introduca compressione (dovrei spiegare anche cos' è la compressione sonora?) o distorsione...

Se prendiamo un violinista solista virtuoso ed indiavolato, noteremo che l' emissione sonora di questo strumento è un susseguirsi di suoni dai livelli sonori più disparati e la velocità con cui si alternano è elevatissima... ecco una simile situazione è una delle più difficili da riprodurre per un impianto hi.fi...

Oppure un esempio calzante potrebbe essere un' orchestra sinfonica (ancora musica classica? beh... è la più difficile da riprodurre...) che passa da un "pianissimo" ad un "fortissimo"... la dinamica del nostro impianto deve restituire esattamente la "velocità" con cui il livello sonoro reale sale repentinamente...

Un impianto dalla buona dinamica è in grado di farci godere un fraseggio di chitarra e basso anche a volumi modesti, proprio perchè la dinamica non dipende dalla pressione sonora "assoluta", ma dalla velocità della sua variazione "istantanea"... per chi ha basi di analisi matematica potremmo rinominare la dinamica in "deltaSPL" (mai sentito parlare di derivate?  Occhiolino ) ed il suo valore deve essere più alto possibile, ovvero tendente all' infinito...  Scioccato
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« Risposta #16: 03 Febbraio 2011, 19:23:01 »

Adesso credo di aver capito...
...il concetto di dinamica è legato quindi sia a differenze di velocità ke di volume ke, chiaramente, devono essere il + fedele possibile alla riproduzione originale Indeciso
Questo credo sia ancora + complicato da valutare Indeciso
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« Risposta #17: 03 Febbraio 2011, 21:58:48 »

potrebbe essere un buon esempio?
<a href="http://www.youtube.com/v/_zZkRdhKj6g" target="_blank">http://www.youtube.com/v/_zZkRdhKj6g</a>
adoro questo brano sogghigno
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« Risposta #18: 07 Febbraio 2011, 11:23:25 »

Carissimo CENTRORADIO, mi sono ricollegato dopo un paio di mesi che mancavo dalla vita del forum (problemi vari che non sto a raccontare) e ho visto questo bellissimo post. Complimenti, hai spiegato tutto  benissimo con parole e concetti molto chiari ed esaustivi.
Da buon audiofilo "pentito" (sia home che car), mi sono scese due lacrimucce mentre leggevo le tue spiegazioni. Tutti concetti che conosco molto bene ma che purtroppo avevo accantonato da anni.
Complimenti ancora per la chiarezza e.... aspettiamo la prossima spiegazione....
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« Risposta #19: 08 Febbraio 2011, 08:54:03 »

Adesso credo di aver capito...
...il concetto di dinamica è legato quindi sia a differenze di velocità ke di volume ke, chiaramente, devono essere il + fedele possibile alla riproduzione originale :-
Questo credo sia ancora + complicato da valutare :-

Nulla è impossibile... come qualsiasi disciplina sportiva, ludica o "mentale" che sia, occorre dedizione, pratica e voglia di imparare!
Purtroppo queste caratteristiche sono quasi del tutto sparite in quelli che dovrebbero essere i nuovi appassionati, i più giovani al giorno d' oggi non hanno la minima cultura dell' ascolto (purtroppo è anche mancato chi insegnasse loro la "retta via"...)  bo

L' allenamento più importante che puoi seguire è quello di ascoltare più musica dal vivo che puoi, è importante conoscere bene il "vero" suono di ogni strumento per poter valutare come viene riprodotto da un impianto audio...

Post Unito: 08 Febbraio 2011, 08:57:55
potrebbe essere un buon esempio?
<a href="http://www.youtube.com/v/_zZkRdhKj6g" target="_blank">http://www.youtube.com/v/_zZkRdhKj6g</a>
adoro questo brano sogghigno

Hehehe... piace anche a me... ho una registrazione in presa diretta fatta all' Auditorium Pollini di Padova che ti fa letteralmente saltare sulla sedia dalla dinamica che è stata "carpita"...

La musica classica in generale è un ottimo "strumento" di valutazione della dinamica di un impianto, anche se non del tutto sufficiente...

Bravo crazybus  applauso

Post Unito: 08 Febbraio 2011, 09:02:55
Chiarissima la dinamica, ma da cosa dipende riuscire ad ottenere una buona dinamica? Solo dagli altoparlanti e la sorgente? (ed amplificatori naturalmente)

La dinamica, come tutti gli altri parametri dell' ascolto, non piò essere legata ad un solo aspetto od componente dell' impianto... come nell' arte culinaria, il risultato finale è sempre legato alla buona amalgama di tutti gli ingredienti...

Spesso nell' audio si parla di "catena audio" per identificare l' insieme di tutti i componenti che concorrono nella riproduzione sonora: sorgente, eventuali processori/crossover attivi, amplificazione, altoparlanti, croossover passivi, installazione e taratura...
E' bene tenere presente che sarà inutile puntare sull' estrema qualità di uno solo di questi elementi, perchè il risultato finale sarà sempre legato a doppio filo all' anello più debole della catena...

Post Unito: 08 Febbraio 2011, 09:06:31
Carissimo CENTRORADIO, mi sono ricollegato dopo un paio di mesi che mancavo dalla vita del forum (problemi vari che non sto a raccontare) e ho visto questo bellissimo post. Complimenti, hai spiegato tutto  benissimo con parole e concetti molto chiari ed esaustivi.
Da buon audiofilo "pentito" (sia home che car), mi sono scese due lacrimucce mentre leggevo le tue spiegazioni. Tutti concetti che conosco molto bene ma che purtroppo avevo accantonato da anni.
Complimenti ancora per la chiarezza e.... aspettiamo la prossima spiegazione....


Ti ringrazio MB6...  commosso

Credimi quando che ti dico che di "audiofilia" non si guarisce mai... si può trascorrere un periodo più o meno lungo di "astinenza", ma alla fine è una di quelle malattie che ti riportano inesorabilmente nel baratro... per fortuna questo baratro di solito "suona" divinamente  risata01

Sono felice che le mie spiegazioni risultino comprensibili... è solitamente difficile farsi capire seduti davanti un impianto, figurati davanti ad un monitor...

Grazie ancora...
« Ultima modifica: 08 Febbraio 2011, 09:06:31 da CENTRORADIO » Registrato  

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