Salve ragazzi,girellando x la rete stavo cercando qualche confronto fra la nostra amatissima RSII e altre auto sportive (non se ne trovano tanti,anzi..
),e ho trovato questo.
Devo dire che dopo averlo letto tutto,sono rimasto un pò male caxxarola..
30/6/2004
MÉGANE RS vs LEON CUPRA R
Sfida tra vere sportive
Trazione anteriore, "faccia" grintosa e motore turbocompresso.
La ricetta è la stessa, l'interpretazione no.
La Renault, famosa per aver costruito alcune fra le migliori compatte sportive, sarà all'altezza della rivale spagnola Seat?
Appena atterrati a Tolosa, nella Francia meridionale, per la presentazione della Mégane 2.0 Turbo Renault Sport, io e il fotografo Gus Gregory ci siamo comodamente sistemati nella nuova compatta Renault, diretti a un appuntamento segreto, a un'ora di viaggio verso est.
Là troveremo John Hayman, il nostro sempre volonteroso assistente ai test su strada, che ha portato con sè la rivale più temibile della Mégane, cioè la Leon Cupra R.
In realtà non c'è nulla di segreto. Con la massima trasparenza abbiamo annunciato alla Renault la nostra intenzione di portare una vettura della concorrenza e la risposta è stata lodevolmente tranquilla.
La Renault ha tutte le ragioni per sentirsi tanto fiduciosa: la Mégane è l'ultima nata della sua divisione sportiva, che al momento si ritrova sulla cresta dell'onda: negli ultimi mesi ci ha regalato due vetture assolutamente di prim'ordine, la Clio Sport da 182 CV e la rinnovata Clio 3.0 V6 da 255 CV.
Se fossi un appassionato di scommesse, punterei un bel po' di soldi su questa nuova auto dal posteriore ingombrante.
Abbiamo discusso parecchio su quale vettura scegliere come avversaria di riferimento.
Con un motore turbo da 225 CV in posizione anteriore e un costo di circa 28,5 mila euro (quasi 29 mila per la 5 porte), la Mégane poteva confrontarsi con la Cooper S Works da 200 CV, con la Civic Type-R o, infine, con la ben più costosa Alfa 147 GTA.
Ora che ci penso, anche la Audi A3 3.2 e la Subaru Impreza WRX, entrambe con trazione integrale, avrebbero potuto partecipare.
Se solo avessimo un piccolo esercito di tester, le avremmo portate tutte, aggiungendo, magari, anche la solita Golf R32, recentemente uscita di produzione, e la Focus RS.
Alla fine non abbiamo scelto nessuna delle vetture citate e Hayman è arrivato all'appuntamento con la Seat Leon Cupra R, che ha un'identica dose di cavalli "turbati", la trazione anteriore e un cartellino del prezzo con la dicitura "29.751 euro".
In termini di concezione, dimensioni e prezzo somiglia alla Mégane più di qualunque altra vettura, inoltre si dà il caso che sia una delle nostre compatte preferite.
Sul luogo dell'appuntamento troviamo la coppia Hayman/Leon immersa nella calda luce del sole, davanti a un panorama spettacolare. Fare l'assistente ai test su strada non è poi un mestiere così brutto.
Dal punto di vista estetico, la Mégane non somiglia a nessun'altra auto, eccezion fatta, forse, per la Avantime, più ampia e ora fuori produzione.
Vista di tre quarti posteriore, in particolare, la Mégane a tre porte sembra una versione su scala ridotta di una quattro posti di lusso.
A mio parere, le modifiche che l'hanno trasformata nella RS (il tipico doppio scarico centrale, il sottile spoiler sul portellone posteriore, le ruote da 18" e i due fari anteriori, collocati all'esterno della vasta griglia, che sembrano essere dotati di denti o di mandibole) non sono riuscite a farla diventare una vettura effettivamente cattiva.
Ma, secondo me, non è colpa di questi interventi: è la forma originale che non è molto dinamica.
Non che ciò debba essere un problema per le vendite: l'estesa gamma Mégane, che conta svariati modelli, rappresenta già il 40% delle vendite complessive della Renault.
Come ci si può aspettare, buona parte degli sforzi è stata concentrata sul telaio della Mégane.
Mettere un turbo da più di 220 CV fra due ruote che devono anche sterzare può essere una mossa alquanto rischiosa, come ha dimostrato la rampante Focus RS.
Il reparto sportivo della Renault ha sgobbato parecchio per risolvere questo problema.
A differenza di quanto avviene nel caso di altri modelli della gamma Mégane, la 2.0 Turbo RS è stata dotata di un'intelligente versione delle sospensioni anteriori con puntoni MacPherson.
L'asse di sterzata, nella configurazione convenzionale viene determinato dai montanti superiori e inferiori dei puntoni, ma la RS ha un'asta verticale cava, in alluminio forgiato, imbullonata sulla parte inferiore del puntone, che alloggia il porta-mozzo e riduce quasi della metà lo spostamento dell'asse di sterzata.
Pare che questo diminuisca la sensibilità delle ruote ai carichi applicati in fase di forte accelerazione o di frenata.
E pare proprio che funzioni. Salendo verso la montagna per l'incontro con la Seat, l'avantreno dà ben pochi segni di agitazione quando accelero a fondo e persino quando schizzo fuori dai tornanti.
Però sembra merito anche dell'erogazione.
La Mégane, pur risultando potente, ha un'erogazione lineare e questo fa sì che le ruote anteriori non debbano mai lottare con improvvisi picchi di coppia.
Anche l'assetto fa la sua parte, con le sospensioni che apparentemente livellano tutte le peggiori asperità.
Viste muso contro muso, la Leon sembra più grossa della Mégane, ma, in realtà, è complessivamente più corta di 45 millimetri.
È un gradevole effetto ottico permesso dalle linee inusuali della Mégane e anche la versione a cinque porte ha la stessa lunghezza.
Essenzialmente, il telaio della vettura spagnola è identico, con puntoni nella parte anteriore, una barra di torsione sul retro, freni Brembo, controllo della stabilità e pneumatici dalle identiche dimensioni rispetto alla RS: 225/40 ZR18.
Scendendo nei particolari, la Leon non possiede quel "furbo" puntone inferiore, ma sfoggia quattro dischi ventilati (la Mégane ha i dischi posteriori pieni) e, nella circostanza, è equipaggiata con pneumatici Pirelli P-Zero anziché con Continental SportContact 2.
Il suo peso è di 1.320 kg, 35 kg
in meno rispetto alla Mégane a tre porte, ma questo non basta a far sì che ci sia un'evidente disparità. Sulla carta, per lo meno.
Tuttavia, scendere dalla Mégane ed entrare nell'abitacolo scuro della più aggressiva Leon è un po' uno shock.
La versione della Mégane che abbiamo tra le mani ha una carrozzeria color arancia bruciata metallizzata che si travasa anche nell'abitacolo, il cui rivestimento grigio reca, qua e là, tracce della stessa sfumatura.
L'effetto è quello di una certa armonia.
A parte questo, ciò che maggiormente risalta nell'abitacolo è il colore nero, lucido come quello di un pianoforte, applicato ai quadranti, al rivestimento della leva del cambio e al freno a mano, dalla forma bizzarra, che sembra un comando da aereo.
Indipendentemente dal rivestimento che si sceglie, la Mégane dà un'impressione di solidità e di maturità, con i suoi sedili sportivi scolpiti in profondità e dotati di regolazione multipla.
In confronto, la Seat sembra un buco nero. Si sta seduti più in basso, la plastica e il tessuto hanno un'aria meno sostanziosa e persino il rivestimento del tettuccio è nero.
Le cuciture color rosso scuro, il logo "R" e i quadranti bianchi dal contorno argentato non migliorano molto la situazione.
Ma quando la si guida per un po', si apprezza il fatto che i sedili forniscano un sostegno altrettanto valido rispetto a quello della francese e la miglior presa sul volante, munito di un discutibile riferimento in pelle rossa, nello stile delle vetture da rally, che contrassegna il punto centrale.
Ma non è finita: lo sterzo della Cupra R controlla un telaio che inizialmente risulta meno stabile ed equilibrato di quello della Mégane, ma che dopo un po' dà l'impressione di essere, a modo suo, affascinante.
Anche il motore della Seat ha più carattere: il suo suono è più roco e insistente, ed è qualcosa che non avrei mai pensato di scrivere sul turbo a 20 valvole del Gruppo Volkswagen.
Eroga la stessa potenza del Renault, ma, essendo un 1.800 anziché un 2.000, gli manca un po' della coppia della Mégane.
Inoltre, raggiunge il suo picco di potenza a un regime leggermente più alto. Forse è per questo che la sua erogazione sembra più frizzante ed eccitante.
Detto ciò, tutto è relativo: al suo confronto, una Focus RS sembrerebbe una vettura posseduta dal demonio.
Alcune di queste strade sono decisamente toste e rappresentano un test severo per una vettura a trazione anteriore da 225 CV, perché mettono in luce in modo impietoso la bontà o meno del compromesso raggiunto tra capacità di assorbimento delle asperità e direzionalità.
La Mégane ha un'andatura migliore, smorza tranquillamente tutto il peggio che la strada può offrire e il suo sterzo è meno incline alle distrazioni, ma chi la guida si sente estromesso dall'azione.
La colpa non è del sistema ESP, che torna automaticamente a essere attivo oltre i 45 km/h anche se lo si è disinserito in precedenza, perché è programmato per intervenire "tardi ed energicamente".
Consente qualche sbandata e qualche derapata ed è impressionante vedere fino a che punto è necessario sfruttare le prestazioni della Mégane prima di avere la meglio sulla sua aderenza.
No, è qualcosa di più, e l'ho capito solo dopo aver lanciato la Leon come si deve.
La Seat è più rigida, anche se di appena un capello, e le sospensioni sembrano avere un'escursione inferiore, con la spia dell'ESP che lampeggia più spesso.
Il dispositivo, però, agisce in maniera più sottile ("presto e dolcemente", si potrebbe dire) e se lo si disinserisce non si scopre di aver sguinzagliato una belva feroce.
Anche se si viaggia a forte velocità, il posteriore rimane incollato al suolo e dà il suo sostanziale contributo a una notevole aderenza laterale, un'andatura uniforme in curva e una valida serie di risposte trasmesse dalla corona del volante.
È possibile raggiungere a poco a poco il limite estremo dell'avantreno della Cupra R e utilizzare l'erogazione di potenza del suo motore, maggiormente focalizzata, per uscire dalle curve con una traiettoria più allargata.
È vero che i dossi possono far girare le ruote a vuoto un po' di più, ma chi guida riceve comunque una quantità di risposte sufficiente per permettere di modulare l'acceleratore e di avere la soddisfazione di essere l'ESP di sé stesso. È sempre divertente.
Il cambio a sei rapporti non è il massimo dell'agilità, ma non è peggiore di quello della Renault, e la potenza dei freni è impressionante.
La Leon è una compatta ben costruita, insomma: veloce, eccitante e sfruttabile.
Sulle stesse strade, la Mégane mette raramente una ruota in fallo, però non regala un'esperienza particolarmente avvincente.
Le manca uno sterzo valido: ha un servosterzo elettrico con dodici livelli di taratura, che diventa sempre più pesante con l'aumentare della velocità, ma la sensibilità del volante è scarsa.
Non ci si sente in comunicazione con ciò che accade alle ruote anteriori, sia quando si percorre una strada dissestata, sia quando si viaggia lungo una strada principale stupendamente liscia, ampia e scorrevole.
La Mégane non sfoggia l'andamento rilassato di una compatta potente reattiva, ma sembra invece riluttante a deviare dall'andatura in linea retta e il peso gravante sullo sterzo risulta un po' eccessivo, finendo con lo smorzare ogni eventuale risposta.
Questa mancanza di stimoli si estende alle prestazioni. La Mégane è indubbiamente una vettura veloce, ma l'erogazione di potenza del motore è stranamente piatta.
Persino l'assetto, molto valido e tranquillo, sembra contribuire a escludere dall'azione chi sta dietro il volante.
Sembra un po' perverso dirlo, ma la più veloce delle Mégane è quasi troppo "asettica" per risultare la compatta coinvolgente e superveloce che i dati tecnici (come pure la reputazione della Renault Sport) vi indurrebbero a ritenere.
Chiunque abbia bisogno di qualcosa di più grosso della Clio Sport potrebbe pensare che la Mégane RS rappresenti la scelta più ovvia, ma se crede di ottenere gli stessi brividi, resterà deluso.
Ed è una fortuna che io non sia appassionato di scommesse, perché altrimenti questa volta avrei perso: la Leon Cupra R, anche se non è certo priva di difetti, è migliore come auto per appassionati della guida e, specialmente se considerata nella versione a 5 porte, omogenea con la Leon, non costa nemmeno tanto di più.
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