Aspe' ke la domanda sempre te la devo fare
Significa (esempio estremo) c'è un violino ke suona lontanissimo ed a basso volume, esattamente di fronte abbiamo una barriera di percussioni e una batteria ke suonano come dannati...
L'impianto deve (o dovrebbe) farci sentire alle dovute intensità sia il violino ke le percussioni? (sempre prescindendo dall'importanza degli altri parametri)
mmm... Ni...
Nel tuo esempio tiri in ballo anche e soprattutto il "dettaglio della riproduzione", che è il prossimo parametro di cui volevo parlarvi...
La dinamica va vista come capacità di "accelerare" dell' impianto... ovvero di passare repentinamente da un volume molto basso ad uno molto alto senza che l' impianto introduca compressione (dovrei spiegare anche cos' è la compressione sonora?) o distorsione...
Se prendiamo un violinista solista virtuoso ed indiavolato, noteremo che l' emissione sonora di questo strumento è un susseguirsi di suoni dai livelli sonori più disparati e la velocità con cui si alternano è elevatissima... ecco una simile situazione è una delle più difficili da riprodurre per un impianto hi.fi...
Oppure un esempio calzante potrebbe essere un' orchestra sinfonica (ancora musica classica? beh... è la più difficile da riprodurre...) che passa da un "pianissimo" ad un "fortissimo"... la dinamica del nostro impianto deve restituire esattamente la "velocità" con cui il livello sonoro reale sale repentinamente...
Un impianto dalla buona dinamica è in grado di farci godere un fraseggio di chitarra e basso anche a volumi modesti, proprio perchè la dinamica non dipende dalla pressione sonora "assoluta", ma dalla velocità della sua variazione "istantanea"... per chi ha basi di analisi matematica potremmo rinominare la dinamica in "deltaSPL" (mai sentito parlare di derivate?
) ed il suo valore deve essere più alto possibile, ovvero tendente all' infinito...